Il Paradigma PNEI

PNEI: PsicoNeuroEndocrinoImmunologia

A cura di Dott.ssa Lucia Andriolo Psicologa Psicoterapeuta Terapeuta EMDR II Liv.

Il Modello della PNEI: Psico-Neuro-Endocrino-Immunologia si focalizza sul legame mente-corpo e ne indaga le connessioni tra la mente e il suo substrato fisico, il cervello, e i sistemi di regolazione dell’organismo: endocrino e immunitario. Non si concentra solamente sul ruolo di causa, ma approccia ogni evento patogeno attraverso la collaborazione di più specialisti che intervengono sulle proprie aree di competenza al fine di permettere una cura globale e concreta che sia una reale presa in carico del soggetto, con l’obiettivo di risolvere la patologia o ridurne la sintomatologia e di migliorare così la sua qualità di vita.

L’essere umano è un’unità di mente-corpo e relazioni con l’ambiente esterno (fisico e relazionale); ognuna di queste dimensioni comunica con le altre in maniera reciproca e bidirezionale, influenzandone il funzionamento, tanto in condizioni di salute, quanto in quelle di malattia.

Ci sono momenti nella vita in cui si è sottoposti a stress importanti che minano la nostra salute psico-fisica. Condizioni di trauma e di stress acuto e altre protratte nel tempo (cronico) conducono all’emerge di sintomatologie che possono sfociare in disturbi e patologie, dovute alla sregolazione dei principali sistemi biologici [Nervoso, Endocrino, Immunitario, Psiche] a cui è connesso il buon funzionamento del nostro organismo.

La PNEI è una disciplina integrata che studia e interviene sulle relazioni esistenti tra psiche, cervello, comportamento, risposta neuroendocrina agli stimoli dell’ambiente esterno e/o di quello interno all’organismo, e attivazione del sistema immunitario. Ossia fa luce su come la nostra capacità di fronteggiare le malattie (immunologia) dipenda, anche significativamente, dal nostro stato mentale (psico) e come ciò sia mediato dalle cellule nervose (neuro) e da mediatori chimici come gli ormoni (endocrino).

Si è, infatti, scoperto che tali relazioni mente-corpo condividono uno stesso linguaggio le cui parole sono molecole che, al tempo stesso, fungono da neurotrasmettitori, ormoni, neuropeptidi e citochine; molecole attive nel cervello e nel metabolismo di diversi organi, tessuti ed apparati, dai quali dipende il buon funzionamento di tutto l’organismo.

L’aspetto innovativo è che non si concentra sul ruolo di causa, ma sottolinea la circolarità del processo di influenza reciproca e bidirezionale tra la mente, il corpo e il contesto in cui l’essere umano è inserito sia in ottica preventiva, sia di intervento. 

Con questo approccio “olistico” lo specialista non vede più la persona “a pezzi” o come sola espressione di malattia o sintomi, ma come network in momentaneo disequilibrio. Egli sa che la rete umana può essere influenzata non solo da farmaci, ma dall’alimentazione, dall’attività fisica, dalle terapie psicologiche e da altri strumenti che hanno trovato validazione scientifica; l’approccio integrato combina strumenti della biologia e della medicina, delle scienze psicologiche con le medicine naturali, quelle antiche e quelle non convenzionali.